News - Pagina 7 di 17 - Avvocato in Lucca Gianpasquale Nieri - Studio Legale

Marito accede al profilo Facebook della moglie senza autorizzazione? E’ reato

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Con la sentenza in esame la Corte di Cassazione (Cassazione penale, sez. V, sentenza 29/01/2019 n° 2905) ha precisato che la conoscenza delle credenziali di accesso a un sistema informatico non esclude il reato di accesso abusivo (art. 615 ter c.p.) allorquando questo avvenga in contrasto con la volontà della persona offesa ed esorbiti da qualsiasi possibile ambito autorizzatorio del titolare dello ius excludendi alios.

Nel caso sottoposto all’attenzione della Corte, il ricorrente era stato condannato per il reato di ...

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Alcoltest: verbale nullo se privo dell’attestazione sulla omologazione e taratura

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Grava sulla Pubblica Amministrazione l’onere di provare il corretto e puntuale assolvimento degli obblighi di preventiva verifica della regolare omologazione e calibratura dell’apparecchiatura utilizzata per l’effettuazione dell’alcoltest.

E’ quanto emerge dall’ordinanza della Sesta Sezione Civile della Corte di Cassazione del 24 gennaio 2019, n. 1921.

Al fine di inquadrare le preventive caratteristiche di cui deve essere dotato l’apparecchio dell’etilometro utilizzato dagli agenti accertatori in funzione della configurazione della piena attendibilità della attività di accertamento, occorre fare riferimento alla disciplina risultante dal ...

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Infortunio sul lavoro: la Cassazione precisa i presupposti della responsabilità penale del datore

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In una recente controversia un imprenditore/datore di lavoro è stato ritenuto penalmente responsabile per l’infortunio occorso al lavoratore, nonostante:

a) questi avesse partecipato poco prima ad una specifica esercitazione organizzata dalla società;
b) fossero stati predisposti alcuni presidi di sicurezza;
c) fosse stato nominato un R.S.P.P.

Il caso è stato deciso dalla Corte di Cassazione con la sentenza 6 novembre 2018, n. 50000.

Ad essere condannato è stato il vice presidente del Consiglio di amministrazione della società, in quanto titolare di una ...

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Assegno non trasferibile inviato per posta incassato da non legittimato: banca responsabile?

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La Terza sezione civile della Corte di cassazione – con la sentenza n. 1049/2019 – fa il punto sulla ricorrente problematica della sussistenza e sui relativi limiti della responsabilità della banca negoziatrice allorquando un assegno, pur munito di clausola di non trasferibilità, venga posto all’incasso da soggetto non legittimato; i principi generali in materia vengono poi applicati alla peculiare fattispecie dell’incasso di detto tipo di assegno qualora sia stato trasmesso a mezzo posta e lo stesso sia stato oggetto ...

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Terzo trasportato ha sempre azione diretta verso l’assicurazione del trasportante

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l trasportato è risarcito dalla compagnia del vettore, anche se l’impresa del responsabile non aderisce alla CARD.

E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, Sez. III Civile, con l’ordinanza 18 gennaio 2019 n. 1279.

L’art. 141 del codice delle assicurazioni è norma di derivazione comunitaria, che assegna una garanzia diretta alle vittime dei sinistri stradali in un’ottica di tutela sociale che fa traslare il “rischio di causa” dal terzo trasportato, vittima del sinistro, sulla compagnia assicuratrice del trasportante, e prescinde dall’accertamento ...

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Evasione fiscale prescinde dall’abuso di diritto

Accade spesso che la linea di demarcazione tra evasione e abuso di diritto sia sormontata e che non si riesca a delinearne bene i confini. Infatti, i giudici, in qualsivoglia grado, si sono trovati, a volte, ad affrontare fattispecie che potevano far pensare che si trattasse di comportamenti elusivi piuttosto che di evasione e viceversa.

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 30 ottobre 2018, n. 27550, torna sul tema soffermandosi sui presupposti che differenziano le due diverse situazioni e ...

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Licenziamento per giusta causa: valenza probatoria delle email sulle quali si fondano le contestazioni disciplinari

Il licenziamento di un lavoratore per giusta causa è intimato dal datore di lavoro solo in presenza di gravi motivi, che devono essere supportati da adeguate, affidabili e piene prove. Quanto all’efficacia probatoria dei documenti informatici, l’art. 21, D.Lgs. n. 82/2005, nelle diverse formulazioni, ratione temporis vigenti, attribuisce l’efficacia prevista dall’art. 2702 c.c. solo al documento sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, mentre è liberamente valutabile dal giudice, ai sensi del medesimo decreto (art. 20) l’idoneità di ogni ...

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Subordinazione, anche per la carica dirigenziale occorre l’eterodirezione

Non è lavoratore subordinato il professionista che cura i contratti aziendali senza alcun controllo datoriale, anche se sta sempre in azienda e ha un proprio ufficio.

Non sussiste un rapporto di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 cod. civ. tra la società e il professionista che, oltre a rivestire numerose cariche sociali, curi il perfezionamento dei contratti aziendali, laddove siano ravvisabili ampi margini di discrezionalità e autonomia nell’ambito del suo operato non soggetto a un controllo successivo da parte del datore, circostanza invece ravvisabile nei casi di subordinazione attenuata tipica del rapporto di lavoro ...

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Cannabis Sativa L, la Cassazione fa il punto sulle condotte di detenzione e cessione

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Con la sentenza in commento (Cassazione penale, sez. VI, sentenza 17/12/2019 n° 56737), la Corte di cassazione si sofferma sulla questione della liceità delle condotte di detenzione e cessione di Cannabis sativa L (o Canapa) dopo l’entrata in vigore della L. 242/2016 che ha reso possibile, in assenza di autorizzazioni e nel rispetto di specifiche prescrizioni, la coltivazione di questa tipologia di Cannabis, sottraendola all’applicazione del testo unico in materia di stupefacenti (d.P.R. 309/1990).

Nello specifico, la normativa in parola ...

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Contributi prescritti ma indebitamente versati: l’Inps deve restituirli

Se i contributi previdenziali risultano già prescritti – perché risalenti a oltre 5 anni prima –  ma risultano comunque versati dal contribuente devono essere necessariamente rimborsati dall’INPS.

Questo è il principio ribadito dai giudici della Corte d’ Appello di Milano, Sez. Lavoro, con la sentenza n. 1731/2018 secondo cui “…il pagamento dei contributi prescritti, non potendo neppure essere accettato dall’ente di previdenza pubblico, comporta che l’autore del pagamento ben può chiederne la restituzione”. Ed ancora “(…) le contribuzioni di previdenza e ...

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